Biennaledi Fiber Art
La Fiber Art è una manifestazione d’arte complessa in una logica interdisciplinare. Linguaggi diversi all’interno ed all’esterno della Fiber Art.
Il che significa cogliere i significati dei linguaggi e proporre confronti fra questi. Sorprese, diversità, ricerca. E’ un incontro che include altre espressioni d’arte.
Nella nostra Biennale non mancano infatti la videoarte e la musica integrati nel programma, non relegati a far da cornice dell’evento, ma concettualmente parte della biennale stessa, che non può limitarsi ad una mera sequenza di lavori artistici.
una Biennale per conoscere
La Fibra, sia essa vegetale o di altra natura è una materia particolare per rappresentare concetti, astrazioni, realismo figurativo. Questa sua potenzialità permette e sollecita gli artisti a spaziare fra varie figurazioni.
La Fiber Art si pone in maniera singolare nell’ambito delle altre espressioni artistiche del Novecento e contemporanee. Non è e non è mai stata un’Avanguardia.
Ha maturato un forma artistica non definibile, derivata dalla materia stessa e da quanto gli artisti ne hanno saputo trarre con varia sapienza ed intelligenza. E’ una ricerca in continuo divenire, di materiali, tecniche, nuove lavorazioni, dove le nobili origini si devono trasformare in arte. Tutto questo la Rassegna biennale di Spoleto vuole testimoniare.
Christine Macel afferma che l’Arte è “un giardino da coltivare al di là delle mode e degli interessi specifici, un'alternativa insomma all'individualismo ed all'indifferenza” e prosegue, riferendosi alla 57° Biennale di Venezia: “E' una mostra con gli artisti, degli artisti ed infine per artisti sulle forme che vengono proposte sugli interrogativi che sollevano sulle pratiche sviluppanti ed i modi di vivere”.
Parafrasando Massimiliano Gioni la nostra è “una Biennale per conoscere”.
E’ un tentativo, quasi una sfida che abbiamo voluto affrontare. Ovviamente con tutti i limiti di una struttura che inizia un lavoro concettualmente impegnativo.
La Fibra, sia essa vegetale o di altra natura è una materia particolare per rappresentare concetti, astrazioni, realismo figurativo. Questa sua potenzialità permette e sollecita gli artisti a spaziare fra varie figurazioni.
La Fiber Art si pone in maniera singolare nell’ambito delle altre espressioni artistiche del Novecento e contemporanee. Non è e non è mai stata un’Avanguardia.
Ha maturato un forma artistica non definibile, derivata dalla materia stessa e da quanto gli artisti ne hanno saputo trarre con varia sapienza ed intelligenza. E’ una ricerca in continuo divenire, di materiali, tecniche, nuove lavorazioni, dove le nobili origini si devono trasformare in arte. Tutto questo la Rassegna biennale di Spoleto vuole testimoniare.
Christine Macel afferma che l’Arte è “un giardino da coltivare al di là delle mode e degli interessi specifici, un'alternativa insomma all'individualismo ed all'indifferenza” e prosegue, riferendosi alla 57° Biennale di Venezia: “E' una mostra con gli artisti, degli artisti ed infine per artisti sulle forme che vengono proposte sugli interrogativi che sollevano sulle pratiche sviluppanti ed i modi di vivere”.
Parafrasando Massimiliano Gioni la nostra è “una Biennale per conoscere”.
E’ un tentativo, quasi una sfida che abbiamo voluto affrontare. Ovviamente con tutti i limiti di una struttura che inizia un lavoro concettualmente impegnativo.